Pranayama significato, cos’è l’energia vitale, esercizi di respirazione

Il Pranayama è una tecnica yoga che attraverso il controllo del respiro, permette di aumentare ed espandere l’energia vitale dell’essere umano.
Gli esercizi pranici migliorano la qualità del respiro e riequilibrano la pulsazione cardiaca riducendo l’affaticamento del cuore.
Il pranayama inoltre consente di calmare la mente conducendola ad uno stato di quiete, migliorando le capacità di concentrazione e di contemplazione del praticante.

Pranayama significato, cos’è il prana

Pranayama è un termine che deriva dallo sanscrito ed è composto di due parole:

  • prana significa respiro vitale, l’energia cosmica che vitalizza la materia (macrocosmo), a livello individuale (microcosmo) il respiro vitale che tiene in vita ogni essere vivente.
  • ayama significa espansione, mentre yama controllo o disciplina.

L’energia cosmica secondo la tradizione orientale si chiama prana ed è caratterizzata dalla pulsazione, essa inonda il creato con il compito di mantenere viva la vita.
Il prana infatti, come il respiro e come il cuore si espande e poi si contrae senza mai spezzarsi.
L’energia cosmica ha dunque una sua dualità, poiché nella fase di espansione ha segno positivo, ovvero il dare la vita (forza maschile) mentre nella fase di contrazione riceve la vita, polo negativo (forza femminile).

Il mistero della vita sta nella pulsazione, poiché ogni essere vivente dalla nascita fino alla morte pulsa costantemente attraverso il cuore e la respirazione, come pulsa l’energia vitale nella quale è immerso.
Ogni forma di vita contiene una propria energia vitale (prana individuale), le cui caratteristiche sono dettate dalla funzione che svolge nel creato.

Prana individuale

L’essere umano assorbe l’energia pranica (vitale) soprattutto attraverso l’inspirazione (espansione) ma non solo (esposizione solare, cibo, ecc.), ovvero oltre a respirare ossigeno, respira anche l’energia vitale che lo mantiene in vita.
Nel momento della espirazione (contrazione) restituisce al pianeta anidride carbonica e l’energia vitale trasformata dal suo organismo, le quali diventano alimento vitale per altri organismi, come ad esempio le piante.
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Pranayama respiro e ritmo cardiaco, la pulsazione

Il ritmo cardiaco rappresenta la pulsazione della vita, poiché come il respiro e l’energia vitale o cosmica ha una fase di espansione e una di contrazione.
Attraverso il respiro l’essere umano può intervenire in modo naturale sul ritmo cardiaco, poiché come l’aumentare delle pulsazione cardiache influiscono sull’acceleramento del ritmo respiratorio, viceversa la velocità del respiro influisce sul ritmo cardiaco.

Infatti, durante un momento di agitazione il cuore pulsa in modo accelerato e forte aumentando il ritmo respiratorio; per questo si consiglia ad un individuo in preda all’agitazione di respirare profondamente e lentamente, proprio perché il ritmo respiratorio influisce su quello cardiaco, in questo caso rallentandolo con il fine di normalizzarlo.
Uno dei benefici del pranayama è proprio questo, influire attraverso il respiro controllato sul ritmo cardiaco, con il fine di renderlo regolare, leggero e in simbiosi con la pulsazione cosmica.
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L’energia vitale nella tradizione occidentale, il corpo eterico

Nella tradizione esoterica occidentale il prana (tradizione orientale) viene identificato con il termine corpo eterico o più comunemente energia vitale.
Il corpo eterico, identifica il contenitore cosmico (macrocosmo) o individuale (microcosmo) dell’etere, sostanza invisibile agli organi di senso nel quale pulsa l’energia vitale.
L’etere è un sostanza nella quale l’energia pulsante si espande e contrae, la quale modificata attraverso il calore e la pressione forma tutta la materia esistente.
Molto spesso è facile udire l’affermazione “Tutto è energia!”, tale affermazione è frutto di queste conoscenze.
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Corpo eterico individuale

Il corpo eterico dell’individuo compenetra il corpo fisico ed è compenetrato dal corpo astrale ed ha due funzioni principali:

  • la prima è quella di esercitare una spinta contraria a tutti gli elementi fisici che compongono il corpo fisico, che per loro natura vorrebbero tornare al loro stato minerale.
    Il calcio, il ferro ed ogni elemento materiale all’interno un essere vivente sono elementi che voglio ritornare al loro stato minerale, per vitalizzarli all’interno un essere vivente il corpo eterico emana un spinta maggiore e contraria alla loro forza, per mantenerli vitalizzati.
  • La seconda, consiste che in esso è contenuta la memoria del vissuto dell’individuo in forma di immagini impresse.
    Durante i sogni tutta le immagini che il sognatore vede e percepisce, sono il frutto dello sguardo dell’anima sul corpo eterico, con uno stato coscienza dell’io indebolito dallo stato di sonno.

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Esercizio di pranayama applicato all’Uomo Vitruviano

Di seguito una semplice pratica di pranayama ove all’antico insegnamento orientale ho applicato l’insegnamento occidentale, poiché la saggezza accresce quando tradizione e modernità si uniscono.

Prima dell’esercizio e di ogni pratica meditativa in genere, è bene prendersi qualche minuto per rilassarsi, fare piccoli esercizi di stretching, partendo dal capo fino a piedi e svuotare la mente portando l’attenzione al corpo.
Portata l’attenzione al corpo, percepire eventuali tensioni e scioglierle rilassandosi.
Gli esercizi devono essere praticati in modo fluido e non rigido, mantenendo la concentrazione sul respiro.

L’esercizio va svolto in piedi in posizione eretta, meglio scalzi in una giornata soleggiata con i piedi ben posti sull’erba o per terra.
Se questo non è possibile, si può eseguire l’esercizio al chiuso, poggiando i piedi per terra o in un materassino, anche se l’energia riflessa dalla terra viene assorbita con maggiore difficoltà.

Divaricare le gambe in modo che i piedi si trovino a circa 30 centimetri l’uno dall’altro.
Braccia distese lungo le gambe ma non appoggiate ad esse, con i palmi rivolti verso le gambe.
E’ consigliato chiudere gli occhi per un maggiore contatto con il proprio mondo interiore.

  1. Inspirare 1/3 della capacità polmonare mentre si spostano e alzano le braccia di circa 30 centimetri, nella stessa posizione delle gambe dell’uomo vitruviano e ruotare i palmi delle mani verso l’esterno.
    Trattenere l’aria finora respirata per 3 pulsazioni cardiache.
    (N.B. le pulsazioni vanno solo ascoltate nel corpo, non va mai portata l’attenzione sull’organo cardiaco, poiché influisce in modo negativo squilibrandone la pulsazione)
  2. Inspirare gli altri 2/3 d’aria mentre si portano le braccia sopra la spalle, nella stessa posizione dell’uomo vitruviano.
    Trattenere l’aria finora respirata per 3 pulsazioni cardiache.
  3. Inspirare l’ultimo terzo d’aria e portare le braccia sopra la testa come la punta di una stella, fino quasi a toccare i palmi, ma senza che le mani si tocchino.
    Trattenere l’aria per altre 3 pulsazioni cardiache.

esercizio pranayama uomo vitruviano
Esercizio di pranayama applicato all’uomo vitruviano

Ora, tornare indietro passando i punti 2-1 fino a tornare alla posizione di partenza, espirando l’aria e trattenendola sempre per 3 pulsazioni cardiache, al raggiungimento di ogni punto.

  1. Espirare 1/3 d’aria mentre si portano le braccia sopra la spalle, nella stessa posizione dell’uomo vitruviano. (posizione 2 dell’inspirazione)
    Trattenere i 2/3 d’aria rimanenti per 3 pulsazioni cardiache.
  2. Espirare un altro terzo d’aria mentre si spostano e abbassano le braccia a 30/40 centimetri dalle gambe, nella stessa posizione delle gambe dell’uomo vitruviano. (posizione 1 dell’inspirazione)
    Trattenere il terzo d’aria rimasto 3 pulsazioni cardiache.
  3. Espirare tutta l’aria riportandole le braccia vicino alle gambe ma non attaccate, con i palmi che guardano le gambe.

Ripetere l’esercizio almeno per 15 volte all’inizio, una volta ottenuta una certa abilità fare l’esercizio per 30 volte.
Alla fine dell’esercizio mettersi in ascolto del proprio corpo seduti in una posizione comoda.
Il corpo ora è carico di energia vitale, ma non totalmente trasmutata, la seguente pratica può essere unita a dei mantra specifici lungo la colonna vertebrale, per una maggiore trasmutazione e assimilazione dell’energia.

Esercizio di visualizzazione mentale unito al Pranayama

All’inizio è consigliato praticare l’esercizio senza visualizzare i colori che descriverò, poiché la mente essendo un organo di riflesso, può deviare la concentrazione durante la pratica invece di aumentarla.
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Esercizio pranayama visualizzazione luce azzurra (ciano)

Durante l’inspirazione, quindi nella prima parte dell’esercizio immaginare col al fine di visualizzare una luce azzurra (ciano) che entra nei piedi, nelle gambe e in tutto il corpo fino alla fine dell’inspirazione.
Perché il colore azzurra? Perché la riflessione terrestre della luce solare è blu, questo lo si può constatare dal colore del cielo durante il giorno e durante la notte quando vicino alle stelle o ai pianeti si scorgono riflessi e gradazioni di blu diverse.
Questa riflessione è il polo negativo dell’energia vitale che la terra emana nel cosmo.

Esercizio pranayama visualizzazione luce gialla

Durante l’espirazione, nella seconda parte dell’esercizio immaginare con il fine di visualizzare una luce gialla, che dal capo permea tutto il corpo fino ai piedi.
Perché il colore giallo? Perché l’emanazione della luce solare quando entra nell’atmosfera terrestre si tinge di giallo ed essa è il polo positivo dell’energia vitale.

Scopo della visualizzazione

La visualizzazione dei colori ha lo scopo di evocare nel praticante la frequenza del colore visualizzato, per metterlo in contatto con quel tipo di vibrazioni, ovvero quella dell’energia terrestre e quella dell’energia solare.
E’ facile constatare come la gran parte delle piante sono di colore verde, infatti il verde è un colore ottenuto dai due colori primari giallo e ciano.
Esse infatti captano attraverso le foglie l’energia solare (positiva-gialla) portandola alla terra, che poi riflessa e rielaborata viene assorbita dalle radici della pianta, energia terrestre (negativa-azzurro).

Una respirazione ottimale durante la vita quotidiana è di circa 1 respiro ogni 4 battiti cardiaci, per un totale di 72 pulsazioni al minuto.

N.B. la pratica qui descritta ha solo scopo informativo ed è di libero accesso e può essere praticata ovunque e da chiunque sotto la propria responsabilità.
E’ gradito menzionare l’autore in caso fosse praticata in pubblico o in centri di insegnamento.
Articoli pratiche meditazione: “Meditazione significato, guida generale sulle tecniche di meditazione

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Marco Trevisanhttps://www.libero-arbitrio.it/marco-trevisan/
L'autore di questo sito è Marco Trevisan, aforista e ricercatore della conoscenza interiore dell'uomo. Nato a Este in provincia di Padova nel 1983, sviluppa la sua sensibilità attraverso l'attività di musicista fino al 2012. Dopo aver cessato l'attività di musicista, nel 2013 crea il sito web Libero Arbitrio, dove il suo lato artistico trova espressione componendo aforismi e scrivendo articoli, nei quali imprime i suoi studi, le sue osservazioni sulla vita e sulla parte spirituale dell'uomo.

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