Sirena
IL MITO DELLA SIRENA – LA SEDUTTRICE
Ulisse e compagni devono attraversare la penisola sorrentina. Avvisato da Circe, in quel luogo dimorano le sirene, esseri metà donna e metà pesce o uccelli (dipende dal mito).
Circe mette in guardia l’Eroe della pericolosità di tali esseri. Consiglia ad Ulisse di mettere ai sui compagni della cera nei loro orecchi per non udirle e di farsi legare all’albero maestro per potere udire la bellezza del loro canto ma non potere gettarsi in acqua per raggiungerle.
Infatti le sirene attraggono i marinai attraverso la melodia del loro dolce canto.
Ammaliati da esso, per raggiungerle, distruggevano le loro navi sugli scogli e morivano sull’isola, dimora di tali esseri.
Alcuni miti narrano anche che le sirene si cibavano dei corpi dei marinai.
Arrivati vicino all’isola, il vento e il mare si placano e le sirene cominciano a cantare. Chiedono ad Ulisse di fermarsi nella loro isola per donargli conoscenza.
Ulisse vorrebbe farsi slegare, ma i sui compagni lo stringono meglio con altre corde come da lui ordinato prima dell’arrivo su tali acque.
Attraversato il pericolo Ulisse e compagni si liberano di cera e funi, continuando il proprio viaggio indenni.
La sirena attrae l’uomo facendo leva in una delle sue debolezze (bellezza/il canto-esperienza/conoscenza).
L’uomo ammaliato dal desiderio di bellezza e conoscenza se accetterà tale contatto morirà, dimenticando tutto ciò che è.
Il mito è sempre attuale, la sirena nell’epoca moderna è la donna che porta in rovina uomini benestanti e non facendogli perdere non solo le ricchezze del mondo ma anche l’equilibrio psichico.
La natura mezza donna mezza pesce potrebbe far pensare a una scarsa identificazione con la propria sessualità. Una donna che rifiuta il sesso e usa la sua parte istintuale come rivalsa su ciò che gli uomini le hanno fatto perdere quando era innocente.
IL MITO DEL VAMPIRO
Il vampiro compare di notte sotto sembianze buone e di bell’aspetto.
Succhia il sangue dalle sue vittime e crea dipendenza. Il sangue è l’energia vitale, un corpo senza sangue non ha forza.
Trasforma gli altri in vampiri perché attraverso la dipendenza esaurirà le sue vittime che a loro volta per compensazione vampirizzeranno altri.
Tradotto, il vampiro è una persona che a causa di mancanze affettive e di autostima sfrutta l’energia dell’altro per sopravvivere, creando una sorta di dipendenza affettiva attraverso l’illusione.
La vittima stremata dovrà succhiare energia dagli altri con lo stesso metodo.
Vampiro=narcisismo cinico.
IL MITO DEL LICANTROPO
La luna nei suoi cicli influenza l’elemento acqua nei piani terrestri tridimensionali.
Elementi legati ai bassi istinti dell’uomo. Ed è qui, che nelle notti di luna piena l’uomo agisce d’istinto nel bene e nel male. La sua forza animalesca si fa più presente.
L’uomo che diventa lupo si abbandona per divenire istinto puro.
La capacità del percepire e del sognare si fa presente. L’istinto prende il sopravvento senza il vaglio della ragione. Un’occasione per chi domina l’istinto, un danno per chi lo passa al vaglio della mente, aumentando il conflitto.
L’indomabile reazione dell’animale intellettuale. Ecco perché il termine lunatico… La luna che riflette il sole fa da specchio all’uomo dei suoi istinti indomabili.
Aforisma dell’articolo:
Il mito è la chiave di lettura delle illusioni che l’uomo non vede.
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