Aforismi sui vizi umani, citazioni e frasi di Marco Trevisan

Gli aforismi sui vizi e le virtù svelano la dualità dell’uomo tra la sua parte animale e spirituale, parti che lo portano a compiere azioni controverse e agli antipodi.
Se nei vizi l’uomo lega un’emozione all’istinto, nelle virtù lega le sue azioni allo stato dell’essere.
Negli aforismi sui vizi e le virtù dell’uomo sono svelati tutti i comportamenti più meschini che l’uomo può compiere, ma anche le facoltà del proprio spirito, che si esprime attraverso la saggezza, l’amore e la conoscenza.
Come già detto non vi è giudizio in questi aforismi ma semplice descrizione, il vizio è utile all’uomo poiché nel perdersi in esso, ne prende consapevolezza e per risanarsi mette in moto le virtù del suo spirito. Non accade nulla a caso nel mondo sebbene vi sia il libero arbitrio.
Gli aforismi sui vizi e le virtù dell’uomo sono insegnamenti per poter riconoscere l’agire dell’uomo dentro sé stesso. Che cosa smuove quell’azione e perché? Quale vizio o quale virtù si attivano al suo interno? Come mai i vizi sono custoditi privatamente e le virtù a volte sono immotivatamente esaltate?
Quando il vizio dell’uomo è allo scoperto tende sempre a minimizzarlo o di farlo sembrare normale alla luce della coscienza. Caso strano ma il vizio lo si nota sempre maggiormente delle virtù, perché le virtù sono comprese solo dagli uomini che le praticano senza esaltarle.
I vizi e le virtù sono comunque parte della stessa sostanza, perché nella loro espressione si riconosce come materia e spirito diventino una cosa sola per fare l’esperienza della vita.
In questa sezione la raccolta dei più bei aforismi di Marco Trevisan sui vizi e le virtù dell’uomo.

Buona lettura

AFORISMI SUI VIZI E LE VIRTU’

Vi è una correlazione costante tra l’ostentazione e l’invidia, infatti la prima cerca l’affermazione della propria superiorità, mentre la seconda la nega.
(Marco Trevisan)

L’ipocrisia è il velo che copre la corruzione umana.
(Marco Trevisan)

La superbia nell’uomo si manifesta nella sottomissione degli altri, la superbia nella donna si manifesta nell’essere ammirata dagli altri. Il potere e la vanità sono gli sposi della superbia.
(Marco Trevisan)

L’avidità germoglia facilmente negli uomini superbi, pensando che il denaro li consacri migliori di altri, in realtà impoverisce solo il loro cuore.
(Marco Trevisan)

Ci sono persone che chiamano libertà la somma dei loro vizi, non comprendendo che sono il risultato delle loro prigioni.
(Marco Trevisan)

L’invidia ama causar del male a chi la mette in secondo piano.
(Marco Trevisan)
Spiegazione dell’aforisma a questo link

La vanità per mantenersi ha sempre le mani bucate.
(Marco Trevisan)

E’ la vanità che porta l’essere umano ad inseguire il successo, conducendolo poi tra le fauci della superbia.
(Marco Trevisan)

L’accidia nell’epoca attuale si manifesta con il voler essere protagonisti con la fatica dello spettatore.
(Marco Trevisan)

Vivo in uno strano periodo storico, dove le sale da slot machines hanno più “pubblico” delle sale del cinema d’essai.
(Marco Trevisan)

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Il peccato di gola consiste nel voler riempire un cuore vuoto d’amore con cose, denaro e persone.
(Marco Trevisan)

Quando l’ira trasforma l’amore in odio, allora l’uomo è in ostaggio del suo alter ego.
(Marco Trevisan)

Ci sono tre fattori che governano la vita di un uomo, il vizio, il denaro e l’amore.
Impara a comprendere come e quanto controllano la tua vita e forse sarai felice!
(Marco Trevisan)

La superbia tipica della nostra società, risiede nel pensare di dominare le persone per il fatto che gli si paghi lo stipendio.
(Marco Trevisan)

C’è chi è legato al denaro per sopravvivenza e chi per vizio di accumulo.
(Marco Trevisan)

Nobili e rari sono gli uomini che si emozionano davanti alle virtù, molti invece sono gli ominidi che si eccitano davanti al denaro, al sesso e al potere.
(Marco Trevisan)

La gran parte delle azioni dell’uomo addormentato sono prodotte dall’istinto di sopravvivenza, che degenerate nella società consumistica prendono il nome di vantaggio personale.
(Marco Trevisan)

I mali di ogni economia sono l’avidità e l’assistenzialismo, perché o per vizio di accumulo o per accidia, bloccano l’evoluzione delle collettività, aumentandone la sofferenza.
(Marco Trevisan)

L’arroganza è la miopia dell’ignoranza.
(Marco Trevisan)

Vi è un qualcosa che va oltre la bestialità in coloro che provano piacere per la sofferenza altrui.
(Marco Trevisan)

Tanto il vizio appaga l’uomo con il piacere quanto lo controlla.
(Marco Trevisan)
Spiegazione dell’aforisma a questo link

Ci sono persone che non sanno mai cosa vogliono, perché sono governati dalla forza del caos, sono agenti del caos.
(Marco Trevisan)

Il cinismo scopa per passione e lavora per soldi.
(Marco Trevisan)

Dalle dipendenze e dai vizi si può guarire, ciò che permane in vita è l’aver imparato a mentire per nasconderli.
(Marco Trevisan)

La superbia si alimenta delle incapacità altrui, l’amore invece osserva lo sbaglio che esse producono e sorride.
(Marco Trevisan)

Tutti tendono a nascondere il proprio lato oscuro, quando in certe situazioni è la parte più rivelata.
(Marco Trevisan)

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Gli occhi dell’invidia riflettono sempre le capacità e le virtù altrui, ma a volte solo le fortune.
(Marco Trevisan)

Solo la superbia riesce a disprezzare anche chi l’ammira.
(Marco Trevisan)

L’ipocrisia‬ è direttamente proporzionale alla ‪‎meschinità‬, dote e virtù dell’ignoranza.
(Marco Trevisan)

Nella ‪corruzione‬ il ‎denaro‬ prende le sembianze di una piscina di fango, nella quale l’uomo tuffa la sua ‪‎dignità‬.
(Marco Trevisan)

La parte più ilare della malfidenza è la meschinità
(Marco Trevisan)

La rabbia nasce dalla frustrazione dell’incapacità di proteggersi.
(Marco Trevisan)

Il giudizio distrugge ogni forma di espressione individuale e ogni tipo di diversità. L’umanità è divisa in classi, in razze e in caste proprio a causa del giudizio.
(Marco Trevisan)

Il primo giudice a giudicarti sei tu, non sono gli altri, essi sono solo il riflesso del tuo giudicare.
(Marco Trevisan)

Le capacità e le virtù umane esercitate dagli uomini onesti danno fastidio ai furbi, perché rivelano tutta la loro inettitudine.
(Marco Trevisan)

Ogni azione generata esclusivamente dal bisogno è priva di virtù.
(Marco Trevisan)

Il piacere carnale e il sacrificio in rapporto al sentimento stanno in antitesi, poiché il primo lo allontana mentre il secondo lo invoca.
(Marco Trevisan)

La tua invidia è la celebrazione delle mie capacità.
(Marco Trevisan)

Le azioni dell’uomo quando espressione dell’ego attraggono forze contrapposte al suo volere.
(Marco Trevisan)

Più un uomo ha bisogno degli altri per sopravvivere più il suo animo è facilmente corruttibile, l’inettitudine accoltella sempre la dignità pur di sopravvivere.
(Marco Trevisan)

La crudeltà è il lato oscuro dei buoni, ai furbi non può essere concessa in quanto hanno timore della sofferenza.
(Marco Trevisan)

La prostituzione volontaria non nasce dall’incontrollato desiderio sessuale, poiché sarebbe violenza. La prostituzione nasce dalla non voglia di fare fatica per guadagnarsi da vivere, generando l’offerta economica, di una domanda fuori controllo.
(Marco Trevisan)

L’avaro è un altruista nascosto, infatti accumula denaro e beni fino al suo ultimo giorno sulla terra, senza rendersi conto che ne godranno gli altri dopo la sua morte.
(Marco Trevisan)

E’ dovere dell’onesto ricordare all’opportunista con fermezza tuonante, che la sua sopravvivenza è garantita dagli altri e non dalle sue capacità e che la natura non gli avrebbe fatto sconti a differenza dell’umanità che pensa di fare fessa.
(Marco Trevisan)

Giustificarsi continuamente con sé stessi è il primo passo verso l’ipocrisia.
(Marco Trevisan)

L’opportunista vede solo i propri obiettivi, mai la sua inettitudine che è causa del suo opportunismo.
(Marco Trevisan)

La vendetta è il calice amaro di un torto subito.
(Marco Trevisan)

E’ il narcisismo a soffiare sulla vela dell’onnipotenza del superbo.
(Marco Trevisan)

Vi sono tre fattori che consumano l’uomo: il tempo, il vizio e l’attesa.
(Marco Trevisan)

Il rancore è il legame che unisce l’uomo ad un’esperienza della quale invano vuole liberarsi, poiché non riesce ad accettarla come parte di sé.
(Marco Trevisan)

Quando una persona gioca a gestirti, vuole esercitare un potere e non una condivisione, ed è bene capirlo fin da subito.
(Marco Trevisan)

Il tradire nasce dal desiderio del nuovo con il bisogno di mantenere la sicurezza del vecchio.
(Marco Trevisan)

La fiducia non è un rapporto occasionale non protetto, la fiducia è un legame protetto dal rispetto che è sorretto da valori affini.
(Marco Trevisan)

La ricchezza si tinge di vanità ogni volta che esercita un potere.
(Marco Trevisan)

Ogni tentativo condotto con il fine di legare una o più persone a sé è una pratica di magia nera.
(Marco Trevisan)

La necessità nasce dalla volontà di sviluppare evoluzione e virtù, mentre il bisogno ha il fine di sostenere l’ego.
(Marco Trevisan)

La gelosia è uno squilibrio emotivo che si genera nei primi anni di vita, a causa della competizione tra padre e figlio per le attenzioni della madre.
(Marco Trevisan)

Sofferenza e rabbia sono un sodalizio vizioso dal quale nascono senso di colpa e vendetta, ma nel momento in cui si accetta la sofferenza, scompare la rabbia e si può intravedere il proprio destino.
(Marco Trevisan)

Abbassare gli altri per sentirsi migliori è tipico delle persone che non vogliono crescere.
(Marco Trevisan)

L’ego per sopravvivere deve continuamente creare un nemico contro il quale combattere.
(Marco Trevisan)

E’ la rabbia a far esplodere il cuore, trasformando l’amore in odio.
(Marco Trevisan)

Solo agli innocenti è concesso di guardare il bello del mondo epurato dal male.
(Marco Trevisan)

L’omertà è la voce della paura.
(Marco Trevisan)

La corruzione è il lato oscuro della carità, poiché essa dona esclusivamente per sé stessa.
(Marco Trevisan)

I grandi seduttori sono persone pazienti che sanno ascoltare, poiché aspettano sempre che la loro preda riveli le sue debolezze.
(Marco Trevisan)

Il narcisista quando litiga non lo fa perché l’interlocutore ha un’idea diversa dalla sua, ma per il fatto che contestandolo vuole porsi al suo livello, distruggendo il suo piedistallo.
(Marco Trevisan)

La liberalizzazione delle perversioni produce solo più fame per le stesse, causando nella società forti frustrazioni.
(Marco Trevisan)

L’espressione più elevata dell’arroganza risiede in coloro che vogliono cambiare gli altri.
(Marco Trevisan)

L’invidia si nutre dell’ignorante speranza di essere invidiata.
(Marco Trevisan)

L’arte perversa della manipolazione consiste nell’iniettare nella mente dell’uomo pensieri oscuri, per questo il caos è il figlio delle paure degli uomini.
(Marco Trevisan)

Tutto ha un prezzo in questo mondo tranne la dignità… per chi ce l’ha.
(Marco Trevisan)

Le ragioni sono come i vizi, sono difficili da abbandonare, per questo un uomo raramente trova pace.
(Marco Trevisan)

Ci sono uomini che ancora in età matura fondano il proprio dialogo sullo schernirsi a vicenda, mettendo in risalto la loro totale bassa autostima, nascosta dall’arroganza.
(Marco Trevisan)

Le persone che hanno paura di soffrire, limitano le loro azioni a tal punto, che nel tempo vengono ricoperte e spente dall’accidia.
(Marco Trevisan)

Ci sono persone che tendono a nutrirsi della considerazione altrui solo per paura del rifiuto.
(Marco Trevisan)

Anche l’ambizione quando è agli albori si aggrappa alla speranza per superare insidie e difficoltà, ma quando diventa successo si dimentica di essersi aggrappata a qualcosa di surreale.
(Marco Trevisan)

Ambire ad essere mantenuti è come ambire a diventare degli inetti.
(Marco Trevisan)

Il manipolatore fonda la sua sopravvivenza sul legame di dipendenza che ha generato nella sue vittime.
(Marco Trevisan)

La vendetta è l’atto ingiusto di chi chiede giustizia.
(Marco Trevisan)

Quando il tuo avversario diventa il tuo nemico, significa che ti ha sconfitto.
(Marco Trevisan)

All’infedeltà non è concesso il dono della verità, per questo essa vive in un’evasione priva di libertà.
(Marco Trevisan)

La fretta è la prerogativa dei disorganizzati.
(Marco Trevisan)

La guerra è l’ultimo stadio dell’ego, il quale dopo aver estromesso l’ultimo barlume di coscienza, per sua natura può solo autodistruggersi.
(Marco Trevisan)

E’ facile manipolare chi pensa con la pancia, ma diviene impossibile manipolare chi fa della logica l’etica del proprio pensiero.
(Marco Trevisan)

L’umiltà paga sempre più dell’arroganza, poiché l’umiltà per sua natura acquisisce sempre nuova linfa dal confronto con il mondo, evolvendosi, mentre l’arroganza diviene prima vetusta e poi obsoleta nella sua egocentrica visione del mondo.
(Marco Trevisan)

L’invidia acceca i cuori degli incapaci.
(Marco Trevisan)

Solo l’invidia riesce a dare dell’incapace a chi l’aiuta.
(Marco Trevisan)

Le persone barano per diventare ciò che la natura gli ha negato di essere.
(Marco Trevisan)

La beneficienza è un atto intimo ed è nobile nel silenzio, mentre diviene stupida quando la si palesa, poiché in preda alla vanagloria.
(Marco Trevisan)

Il confine tra senso di giustizia e vendetta è sempre molto sottile.
(Marco Trevisan)

La disonestà cerca sempre di depositare il germe della violenza nelle sue vittime, soprattutto negli uomini più civili.
(Marco Trevisan)

Il giudizio elimina ogni tipo di conoscenza ed è tipico degli esseri senzienti, mentre la conoscenza è prodotta dagli esseri intelligenti.
(Marco Trevisan)

La spietatezza non si nutre della cattiveria come la vendetta, ma del menefreghismo più totale, per questo è disarmante.
(Marco Trevisan)

L’invidia e la superbia sono facce opposte della stessa medaglia, infatti l’invidia desidera che anche gli altri siano perdenti, mentre la superbia non accetta di poter perdere contro altri.
(Marco Trevisan)

Un essere umano prima di accusare moralmente un altro essere umano, deve osservare attentamente la propria miseria umana a livello del pensare, del sentire e dell’agire, e comprenderà che le proprie accuse sono infondate.
(Marco Trevisan)

La superbia quando perde, degenera nella violenza dell’offesa contro il proprio avversario.
(Marco Trevisan)

Il lamentarsi è una pratica codarda e dannosa, poiché si fonda nel non avere il coraggio di dire quello che si pensa al diretto interessato, inquinando con emozioni e parole negative un terzo interlocutore estraneo al fatto.
(Marco Trevisan)

L’instabilità nasce da una profondità mancante, infatti si nutre del piacere del nuovo, per questo gli individui instabili arrecano danno a sé stessi e agli altri, poiché non sanno quello che fanno.
(Marco Trevisan)

Lo spettegolare come il lamentarsi hanno la mera utilità di ossigenare il cavo orale.
(Marco Trevisan)

Le persone terrorizzate dalla paura di non essere accettate, quando vogliono fare del male al prossimo prima lo invogliano e poi lo respingono, pensando che anch’esso soffra dei medesimi problemi infantili.
(Marco Trevisan)

Subire un dispetto è gratificante, perché è una dichiarazione d’inferiorità occulta ma palese da parte dell’avversario, poiché è consapevole di non poterti affrontare in campo aperto.
(Marco Trevisan)

Le persone prive di valori credono in ciò che fanno fino a quando gli conviene.
(Marco Trevisan)

L’ossessione è la più alta forma di schiavitù mentale che l’uomo sperimenta in vita, infatti contamina il sentire con l’odio e l’agire con la distruzione dell’oggetto ossessionante.
(Marco Trevisan)

I difetti sono quelle marcate caratteristiche della propria individualità che gli altri non sopportano.
(Marco Trevisan)

Le persone che giudicano sono le prime a soffrire del giudizio altrui ed è la paura di tale dolore a condurli alla schiavitù silente dell’omologazione totale, rinunciando inconsapevolmente alla libertà.
(Marco Trevisan)

La noia appare in coloro che hanno estinto il sentimento per l’interesse.
(Marco Trevisan)

Il fanatismo dimora in coloro che hanno sostituito la coscienza con l’ideologia.
(Marco Trevisan)

La scienza nel migliore dei casi determina il limite del conosciuto per mezzo del dubbio, mentre quando trasforma il dubbio in verità, diventa superstizione scientifica.
(Marco Trevisan)

Il costante agire privo di ogni soddisfazione conduce l’uomo alla depressione.
(Marco Trevisan)

Il potere soffre di ogni male, riversandolo con il suo ego su tutto ciò che tocca.
(Marco Trevisan)

Le persone che definiscono pessimista un realista sono abituate a mentire, poiché plagiando continuamente la realtà non riescono più a riconoscerla.
(Marco Trevisan)

E’ inutile sentirsi migliori di altri, l’importante è migliorarsi.
(Marco Trevisan)

E’ semplice diventare sterili, basta privarsi dell’interesse.
(Marco Trevisan)

Il plagio ha bisogno della memoria per contaminare l’animo dell’essere umano, infatti trasmette incessantemente un’idea immorale col fine di scriverla nella mente, bypassando così la risonanza animica che la ripudierebbe.
(Marco Trevisan)

Vi è sempre una mente disturbata dietro alla complicazione della semplicità.
(Marco Trevisan)

Ragionare o comprendere con la pancia ha dei forti limiti, infatti il posizionamento del ventre è più vicino al sedere che alla testa.
(Marco Trevisan)

La rabbia è una frustrazione compressa, che spesso viene esplosa contro le persone che si amano, poiché non si ha il coraggio di esprimerla contro chi l’ha generata.
(Marco Trevisan)

Troppa organizzazione rende schiava la creatività, che per sua natura si esprime liberamente.
(Marco Trevisan)

Quando mancano le idee, gli uomini si rivolgono ai parametri della tecnica, distruggendo totalmente il loro potere creativo.
(Marco Trevisan)

L’assolutismo viene invocato dall’essere umano, quando non accetta che qualsiasi azione generi il suo opposto e ne può essere compenetrata.
(Marco Trevisan)

Le persone che temono la fatica non impareranno mai nulla, poiché alla base dell’imparare vi è sempre uno sforzo.
(Marco Trevisan)

Un uomo capace si distingue per la precisione del suo agire, ma quando compie azioni di suo scarso interesse, diviene vittima della più terrificante sbadataggine.
(Marco Trevisan)

La sapienza la si apprende per mezzo dell’esperienza e non credendo ciecamente all’autorità che l’amministra, per questo i dogmi non hanno mai sviluppato alcun individuo.
(Marco Trevisan)

Solo la quiete può rasserenare la rabbia.
(Marco Trevisan)

Sembra che deludere il prossimo sia la cosa migliore che le persone sappiano fare, in realtà è l’uomo stesso che si illude, per mezzo delle aspettative che proietta sul prossimo.
(Marco Trevisan)
Approfondimento dell’aforisma a questo link

Un gesto immorale diviene vizio, nel momento in cui l’uomo lo fa diventare parte integrante della propria quotidianità.
(Marco Trevisan)
Approfondimento dell’aforisma a questo link

E’ chi non ti sa affrontare che si limita sempre e solo a guardarti male.
(Marco Trevisan)

Ogni espressione priva di riflessione che offende l’altrui persona, è un mal utilizzo della libertà.
(Marco Trevisan)

La banalità del bisogno di considerazione rende noiosa ogni opulenza di chi lo ricerca, poiché  in esso non vi è alcuna virtù se non quella dell’ovvietà disarmante.
(Marco Trevisan)

Il fascino per sua natura cela sempre un lato oscuro.
(Marco Trevisan)

Vi è una perversione celata in coloro che in età matura non accettano il naturale deterioramento del proprio corpo fisico.
(Marco Trevisan)

E’ inverosimile come certe persone vogliano risolvere i problemi altrui non curandosi dei propri.
(Marco Trevisan)

Un uomo che vive di giudizio sommario è destinato all’infelicità.
(Marco Trevisan)

La tortura più grande dell’uomo moderno consiste nel dover essere costretto a pensare ogni istante, dimenticando quanto terapeutico sia il silenzio interiore.
(Marco Trevisan)

La gran parte dell’umanità è sorda perché non riesce ad ascoltare per più di 15 secondi il proprio interlocutore senza perdersi nei propri pensieri.
(Marco Trevisan)

Una persona può cambiare solo quando è lei a deciderlo, per questo voler cambiare una persona a tutti i costi crea solo attriti.
(Marco Trevisan)

L’eccessiva organizzazione è una forma egoica tanto quanto la mancanza organizzativa, solo che la prima è di tipo razionale e pone un controllo palese sul prossimo, mentre la seconda è silente in quanto induce il prossimo in uno stato di perenne attesa.
(Marco Trevisan)

Tagliare i legami con i propri schemi mentali è l’unica cosa da fare per non rimanere imbrigliati nelle solite situazioni, poiché sono essi a produrle.
(Marco Trevisan)

E’ dal pensare di sapere che nasce l’arroganza, mentre è dalla conoscenza che nasce l’umiltà dell’imparare.
(Marco Trevisan)

L’uomo moderno è proiettato nella mera esteriorità di sé stesso, infatti esso è in ostaggio del proprio bisogno di considerazione che trasforma in grottesca ostentazione.
(Marco Trevisan)

Sono le abitudini e i piaceri a rendere l’uomo meccanico e quindi poco consapevole di sé in quanto lo privano della volontà, ma quando un uomo ha il controllo sulle proprie abitudini e sul piacere esso può definirsi impeccabile, poiché ha il potere di concentrare tutto sé stesso sulla propria volontà.
(Marco Trevisan)

Il bisogno di considerazione culmina con la ricerca spasmodica di assomigliare ai modelli massificati accettati dalla società al punto tale da modificare il proprio corpo, è palese che in questi individui non solo l’essere è sparito ma persino la personalità ha deciso di tagliare la corda.
(Marco Trevisan)

Il bisogno di considerazione nasce dal vuoto generato dalla necessità di conoscersi, ma esso non può essere riempito dai giudizi provenienti dal mondo esterno, ma solo dalla conoscenza di sé stessi.
(Marco Trevisan)

L’uomo che vede solo difetti nelle altre persone, lo fa per nascondere i propri.
(Marco Trevisan)

L’orgoglio rende gli uomini refrattari alla verità, poiché pensano che le proprie idee coincidano con la verità.
(Marco Trevisan)

Quando al comando ci sono l’arroganza e l’incompetenza il fallimento è certo.
(Marco Trevisan)

Non vi è violenza più grande della manipolazione, poiché porta le persone a fare ciò che non farebbero secondo coscienza.
(Marco Trevisan)

L’individuo che si identifica nei propri bisogno interiori, ama i propri bisogni e non chi glieli soddisfa, al punto che nel momento in cui non vengono più soddisfatti l’altro diviene qualcosa da eliminare.
(Marco Trevisan)

L’idiozia festeggia sempre l’inutilità, per questo i grandi insegnamenti spiritali vengono sempre ridicolizzati con feste idiote.
(Marco Trevisan)

Una cultura che vede il male in ogni ostacolo non potrà mai evolvere ma solo decadere.
(Marco Trevisan)

La tecnologia rende schiavo l’individuo per mezzo della comodità.
(Marco Trevisan)

Solo una persona priva di morale crede alle proprie menzogne anche davanti alla verità.
(Marco Trevisan)

Non vi è crimine peggiore di togliere la libertà fisica o psichica ad un innocente.
(Marco Trevisan)

Marco Trevisanhttps://www.libero-arbitrio.it/marco-trevisan/
L'autore di questo sito è Marco Trevisan, aforista e ricercatore della conoscenza interiore dell'uomo. Nato a Este in provincia di Padova nel 1983, sviluppa la sua sensibilità attraverso l'attività di musicista fino al 2012. Dopo aver cessato l'attività di musicista, nel 2013 crea il sito web Libero Arbitrio, dove il suo lato artistico trova espressione componendo aforismi e scrivendo articoli, nei quali imprime i suoi studi, le sue osservazioni sulla vita e sulla parte spirituale dell'uomo.

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