Poesia sulla Luna
Lode alla Luna
Lode alla Luna
Oh Luna! Guardiana delle tenebre
Fiaccola di luce che altera l’oscuro equilibrio
Tu sei faro dei naufraghi di vita
che sensuale ancora tenti,
per sbirciar se il loro cuor ancor ti accende
ad illuminare l’oscura strada su cui da tempo camminano… persi.
(Marco Trevisan)
Prosa per gli sposi
Inno all’amore
L’uomo nasce da un atto d’amore dello spirito, il quale gli concede il grande dono dell’esistenza terrena.
Fortunatamente per l’uomo ogni scelta importante della vita è presa dal sentire dell’anima, che è la sposa dello spirito, la quale lascia la strada delle brame terrene per innalzarsi agli alti valori del cuore.
L’amore è la forza che sbriciola il gelido calcolo della mente soffiandole all’interno le virtù del cuore, poiché l’amore è l’unico a rendere consapevole l’uomo che anche nella sofferenza e nel sacrificio vi è la gioia di vivere.
Ogni atto eterno dell’uomo è tale quando compiuto in nome dell’amore e se amore significa assenza di morte è perché esso celebra la vita ed è per questo che io vi auguro un amore eterno.
(Marco Trevisan)
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Poesia sull’amore
Tra tutte le stelle ho scelto te
Tra tutte le stelle ho scelto te
In ogni tuo bacio io respiro
Dimoro nel tuo cuore e mi sento vivo
Ora non sono più solo,
In ogni luogo ti sento con me
Di tutte le stelle,
Ho scelto di amare solo te
(Marco Trevisan)
Poesia sul viaggio terreno, sensazioni sulla vita
La strada, viaggio introspettivo
Dopo una splendida cena con simposio filosofico e locali notturni
è il momento di tornare a casa.
È il momento in cui la strada diventa simbolo del viaggio terreno,
dove si incrociano persone mai conosciute,
come le persone che si frequentano e che non ti hanno mai conosciuto,
spesso perché non gli è stato concesso.
Mi sono abbandonato alle vibrazioni di questo brano e alle percezione dei sensi,
che si trasformano per mezzo dell’intelletto in immaginazione,
poiché non si distingue sé è più reale quello che provi dentro,
rispetto a quello che sei obbligato a mostrare fuori.
Diventai musica, spettatore di me stesso,
poiché il mio essere vibrava tra le note di quella musica.
Sentii il profumo delle donne arabe e intravidi la loro bellezza,
perché il vento creato dalla musica ne spostò i veli.
Apparve Lei in mezzo a tutte quelle donne
e la sua bellezza era fusa con le onde del mare.
Quell’onda mi travolse e di me non rimase nulla.
Solo l’estasi di essere vivo!
(Marco Trevisan)
Poesie per la festa della donna
Nata dal sentimento,
Generi e proteggi la vita,
Donna siamo tutti tuoi figli,
Prenditi cura dei nostri cuori.
(Marco Trevisan)
Donna eterno grembo di vita
Fiamma e faro dell’umano sentire
Volenterosa e calda con i deboli
Impassibile e fredda con gli ingiusti
Dona all’umanità la tua saggezza
Infondi amore nel cuore degli uomini
(Marco Trevisan)
Poesia alchemica
L’alchimia dei vizi e delle virtù
La vanità disse “ammirami”, l’innocenza rispose “non ti conosco”.
Allora la vanità si trasformò in rabbia e offese l’innocenza, che si trasformò in perdono.
La rabbia accecata dal perdono, divenne superbia e umiliò il perdono.
Il perdono ringraziò la superbia perché divenne compassione.
Chiamata dalla vanità e dalla rabbia intervenne infine la vendetta, che gettò il perdono e la compassione tra le fiamme dell’odio.
Dalle ceneri del perdono e della compassione, nacque con maestosa potenza l’amore, che spense l’odio.
(Marco Trevisan)
La parabola dell’imprenditore e dell’artista
L’imprenditore disse all’artista “L’arte a cosa serve?
E’ inutile ai bisogni umani e poi se non sei qualcuno si guadagna poco con essa… E’ uno spreco di tempo e di denaro!”
L’artista rispose “Io produco bellezza, riflessioni ed emozioni con l’intento di rendere il mondo migliore e più bello, a volte per farlo devo distogliere l’uomo dal biasmo dell’avidità!”
(Marco Trevisan)
Il suono dell’amore
L’eco di chi ama è un suono senza frastuono, mentre invadente e roboante è il rumor di chi per il mondo, senza amor se ne va errante.
(Marco Trevisan)
Dedica per la festa della mamma
Dedica alle Madri
Madre grembo di vita,
patria di giustizia familiare,
esempio di sacrificio perpetuo,
eterno rifugio di prole persa nel vizio,
ultimo pensiero di giovani figli morenti.
(Marco Trevisan)
Tramonto
L’imbrunire che si tinge di rosso,
la luce che diviene fuoco.
Come in coloro che muoiono nello spirito,
per diventare uomini.
(Marco Trevisan)
Diventa eterno
C’è una voce dentro di me?
C’è un cuore dentro di me?
Mi sono dimenticato di essere umano
Vivere senza morire dentro
Mi fa diventare eterno al mio interno
C’è un fiore dentro di me?
C’è uno sguardo dentro di me?
Questo mi fa sentire umano
Vivere senza morire dentro
Mi fa diventare eterno al mio interno
Senza il mio ego,
Senza il mio ego
(Marco Trevisan)
La poesia è stata messa in musica a questo link