Il libero arbitrio è la capacità dell’uomo di esercitare scelte secondo il proprio pensare, sentire e agire.
L’essere umano è l’unico essere vivente con l’intelletto e quindi con capacità di raziocinio.
Le altre forme di vita sono guidate da forme di intelligenza collettiva che ne determinano i comportamenti, di conseguenza non possono esercitare alcun tipo di libero arbitrio.
Una grossa parte di queste intelligenze determinano gli istinti delle forme di vita in particolar modo del regno animale, del quale biologicamente l’uomo ne fa parte.
L’uomo non può dunque sottrarsi alle tre esigenze naturali che la natura impone ad ogni animale:
– difesa del territorio
– riproduzione
– procacciarsi il cibo
L’uomo per soddisfare queste esigenze non è vincolato esclusivamente dal suo istinto animalesco, ma attraverso le peculiarità del suo spirito (pensiero, sentimento, volontà) può scegliere come attuarle.
Il libero arbitrio dell’uomo dunque è dato dalla capacità di rendersi conto di ciò che succede a sé stesso e a tutto ciò che osserva fuori di sé.
L’uomo per esercitare un vero libero arbitrio deve prima conoscere come funziona il suo corpo, la sua mente e il suo spirito, poiché con essi esplora il mondo e vive la sua vita.
Ha la capacità di comprendere che è vivo e che muore, e da sempre cerca il senso della sua esistenza.
Le domande “chi sono, cosa sono e perché son qui”, sono gli interrogativi più vecchi e i più attuali da sempre dell’uomo
Altro potere sublime dell’uomo è il potere di creazione, l’essere umano decide cosa e come creare attraverso le sue scelte e quindi attraverso il suo libero arbitrio.
Questa libertà di creare nel mondo è solo l’uomo ad averla e ad esercitarla ed è praticamente visibile attraverso tutte le suo opere, dalla tecnologia, all’architettura, l’arte e molto altro.
Il libero arbitrio dunque consente all’uomo di soddisfare i propri bisogni secondo propria scelta, di vivere la vita secondo il proprio sentire e di creare liberamente secondo le proprie idee e i propri sogni.
Queste sono le grandissime peculiarità che ogni uomo ha è può esercitare, di fatto il libero arbitrio dell’uomo nei secoli è stato notevolmente ridimensionato, questo per garantire ed esercitare il potere di pochi su molti.
Come il potere inibisce il libero arbitrio dell’uomo
Il sistema fonda il suo potere sul controllo dell’uomo il quale da bravo schiavo lavora per il mantenimento di esso senza accorgersene oggigiorno.
In epoche passate gli imperi rendevano schiavi gli uomini con la forza, quindi con le catene e la violenza, gli schiavi erano consapevoli di essere schiavi e passavano una vita per ritornare liberi.
Man mano che l’uomo ha evoluto le sue tecnologie e il suo modo di vivere ha cominciato ad avere sempre più potere il mezzo di misurazione degli scambi tra gli uomini ovvero il denaro.
Nel contempo le società occulte che detenevano il potere avendo conoscenze esoteriche capirono che l’uomo può essere programmato a vari livelli in particolar modo a livello emotivo e mentale.
In questo modo l’uomo identificandosi con i suoi pensieri, e le sue emozioni non ha più la capacità di rendersi conto di essere ancora uno schiavo, in quanto pensa di essere libero.
In questo periodo storico il crono-programma di ogni essere umano è già scritto di fatto il suo libero arbitrio viene esercitato nella scelta del paio di scarpe prendersi o a che tipo di bevanda alcolica ordinare al bar, e parte delle scelte anche in questi casi saranno indotte da pubblicità e mode varie
Controllo del potere sull’uomo
La manipolazione dell’essere umano da parte del sistema parte fin da bambino attraverso la scuola il condizionamento subito dai genitori quando bambini che passeranno al figlio.
“Per esempio se il bambino sarà figlio di lavoratori dipendenti non specializzati e dopo la scuola vorrà aprire una propria attività i genitori gli andranno contro in quanto questa idea e decisione la vedono minacciosa e pericolosa in quanto mina la le loro sicurezze e genera solo preoccupazioni in quanto per loro la sussistenza è basta sul lavoro dipendente e sulle garanzie che esso ha.
Il fatto che i figli facciano spesso (e per fortuna non sempre) le stesse cose dei genitori è sintomo di alto tasso di condizionamento.
Il figlio imparerà ad interpretare la vita come la interpretano loro in quanto sono i primi a descrivergli il mondo.
La scuola è di fatto il condizionamento che il sistema esercita sull’uomo fin da piccolo insegnando che il migliore sistema di vita del vivere per l’uomo è quello del sistema il quale indirettamente si prenderà cura di lui per tutta la sua esistenza deresponsabilizzandolo da ogni sua scelta, desiderio e sogno, in cambio il sistema vuole il totale libero arbitrio dell’uomo.
A questo punto mentre il bambino passa dal chiedere e chiedersi tutti i suoi perché sulle cose e sul mondo che lo circonda (come farebbe un buon esploratore), alle preoccupazione e ai traguardi che il sistema gli propina come unico e vero scopo di vita.”
Spezzare le catene del condizionamento per esercitare un reale libero arbitrio
Ritornare bambini per essere liberi dal condizionamento
Nella Bibbia vi è un passaggio che cita metaforicamente questo processo nel quale Gesù esorta i discepoli a ritornare bambini proprio per riportare l’uomo ad uno stadio di illibatezza dal condizionamento.
Luca 18,16: “Allora Gesù li fece venire avanti e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio.”
Luca 18,17: “In verità vi dico: Chi non accoglie il regno di Dio come un bambino, non vi entrerà.”
Il primo passo per riprendere il proprio libero arbitrio è comprendere come agisce il condizionamento subito con i limiti delle visioni che esso impone ai pensieri, al sentire e alla volontà dell’uomo.
Per fare questo l’uomo deve imparare ad osservarsi e ad osservare come agisce, soprattutto quando le sue azioni danno sempre il medesimo risultato.
Da qui potrebbe nascere l’impulso per il cambiamento e l’uomo dovrà combattere la sua più grande battaglia in vita, quella contro sé stesso, o meglio tra il suo essere e il suo condizionamento.
Conoscere sé stessi nel proprio intimo significa esercitare un reale libero arbitrio.
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1731 La libertа и il potere, radicato nella ragione e nella volontа, di agire o di non agire, di fare questo o quello, di porre cosм da se stessi azioni deliberate. Grazie al libero arbitrio ciascuno dispone di sй. La libertа и nell’uomo una forza di crescita e di maturazione nella veritа e nella bontа. La libertа raggiunge la sua perfezione quando и ordinata a Dio, nostra beatitudine. 1733 Quanto piщ si fa il bene, tanto piщ si diventa liberi. Non c’и vera libertа se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male и un abuso della libertа e conduce alla schiavitщ del peccato.