Questo articolo non contiene intenti medici o curativi.
È uno studio personale basato sull’osservazione interna ed esterna del fenomeno (ansia) con i limiti e pregi che ne derivano.
Si chiede spirito critico e apertura a chi desidera proseguire la lettura.
L’ansia nasce dalle preoccupazioni, le quali prendono varie forme a seconda dell’individuo.
Le forme più comuni sono le preoccupazioni di non essere all’altezza, di fallire, del giudizio altrui, del non essere accettati, ecc.
La mente comincia a scandagliare tutti i programmi insiti nel suo “hard disk” per chiudere le falle nelle quali l’individuo si sente minacciato.
Più aumenta la preoccupazione e più la mente velocizza i sui processi per trovare soluzioni al problema.
La psiche a questo punto genera nel corpo in rapida successione vari tipi di micro emozioni, che vanno dall’euforia al fallimento.
Questo stadio è l’inizio dell’ansia.
La velocità della mente nel risolvere e creare preoccupazione genera un’instabilità vorticosa della psiche.
Il corpo diviene carico di emotività come se l’individuo dovesse compiere una miriade di azioni in brevissimo tempo.
A questo punto l’ansia sale.
Aumenta il battito cardiaco e il corpo è in piena accelerazione.
L’individuo essendo in una simulazione della sua mente nella realtà non compie alcuna azione è solamente vittima della simulazione.
L’energia psichica apportata dal sangue in tutto il corpo non trova sfogo, come un fiume in piena quando rompe una diga.
A questo punto incomincia il respiro affannoso accompagnato dalla sensazione di vuoto nel plesso solare; luogo nel quale la psiche convoglia gran parte della sua energia emotiva.
L’ansia può portare anche alla comparsa di un nodo alla gola, a causa della non espressione delle azioni e dei vari problemi creati dalle preoccupazioni mentali.
A questo punto è l’ansia a divenire la prima preoccupazione bloccando l’individuo nel suo respiro affannoso e nel malessere generale che si è propagato nel corpo a causa dell’emotività mossa dalla psiche.
È da ricordare che l’ansia colpisce soprattutto persone insicure e in preda al dubbio.
Facendo un lavoro su di sé per acquisire sicurezza e potere personale, l’ansia sparisce.
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L’ansia può essere neutralizzata in 20-30 minuti riprendendo le redini del corpo e della mente.
Come…
Portare l’attenzione alle mani o ai piedi, quindi immaginare di riempirli da dentro con un fluido e poi salire con calma e delicatezza in tutto il corpo. Non va portata l’attenzione nel primo momento di pratica dell’esercizio nei punti di rottura creati dall’energia prodotta dalla psiche che hanno generato l’ansia.
L’esercizio ha maggior successo se fatto a piedi nudi in mezzo alla natura. Se vi è un albero a tronco grosso appoggiarsi con le mani portando l’attenzione nei punti di contatto con la pianta. Cercare con calma di entrare in sintonia con la pianta. Ripetere l’esercizio per una settimana 15-20 minuti al giorno.
L’articolo ha solo scopo divulgativo. È declinata ogni responsabilità dalla messa in opera della pratica descritta, in quanto la semplice lettura potrebbe travisare il senso pratico dell’esercizio.
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