Leggere la Genesi alla lettera non ha alcun senso, poiché simbolicamente è scritta in codice come la gran parte dei testi sacri.
Infatti l’uomo, che non va oltre la sua mente la interpreta letteralmente, non comprendendo il significato celato in essa.
Nella Genesi viene rappresentata con grande poesia, non tanto la nascita dal mondo ma il meccanismo con il quale l’universo si è creato per conoscersi e la legge alla quale è assoggettato, l’uomo dunque crea la propria realtà per fare esperienza di sé con la medesima legge, la legge della dualità.
L’unità per fare esperienza di sé e per conoscersi pratica l’azione più elementare che può fare, ovvero si separa.
Separandosi crea due parti complementari e opposte.
Quindi la luce e le tenebre, il cielo e la terra, il positivo e il negativo, l’uomo e la donna, il bene e il male.
La Genesi racconta all’uomo il funzionamento di come esso stesso crea la sua realtà mediante la separazione.
Tutta la vita dell’uomo è costituita di azioni, oggetti e aggettivi che possiedono un negativo e un positivo, un maschile e un femminile un buono e un cattivo.
La corrente elettrica e le prese della corrente per esempio, l’avversario in un gioco o in amore, le persone che frequenta le separa in buone e cattive.
Ma come l’uomo crea questo elemento?
L’uomo crea la dualità mediante il giudizio e la definizione, nel momento in cui l’uomo giudica un vestito bello, automaticamente ha creato anche il brutto poiché ha caratteristiche differenti o contrarie.
Quindi tutte le azioni dell’uomo che portano in esso una definizione o un giudizio attuano una separazione.
Questa legge è la forma primordiale per accedere alla conoscenza, perché l’uomo può fare esperienza solo attraverso il meccanismo della dualità.
Nel combattere un avversario per esempio eseguirà delle azioni, che lo porteranno attraverso l’esperienza praticata a comprendere e a conoscere.
La creazione del proprio avversario ad esempio è funzionale al mettere in moto tutta una serie di azioni che prendono il nome di esperienza.
L’artista in qualsiasi sua opera usa la legge della dualità, poiché separa ciò che ritiene bello dal brutto, non potrebbe esistere la bellezza senza la dualità (altro esempio).
Tao – Simbolo della legge della dualità
La dualità e la mente
La dualità è contenuta nella dimensione sottile della mente, la quale utilizza il cervello (formato non a caso da due lobi maschile e femminile o logico razionale ed emotivo) per esprimersi.
La mente dunque non contiene solo il pensiero, ma ha anche la funzione di creare la dualità nella vita dell’uomo, contenendo nei programmi primordiali anche il vantaggio personale per la sopravvivenza dell’individuo stesso, ed è proprio grazie a questo programma primordiale della mente che nasce l’individualità.
L’individuo come unità separata dal resto e atta alla propria sopravvivenza con un proprio agire, se non ci fosse il meccanismo della dualità non potrebbe esistere il fare dell’uomo e quindi
la sua esperienza terrena sarebbe ferma e immobile, poiché si sentirebbe parte del tutto.
Leggi anche gli articoli sul pensiero e il suo utilizzo:
Pensiero – Come avviene la programmazione mentale
Osservazione dei fenomeni – Utilizzare il pensiero senza giudizio
Intuito e sensazioni – La forma più elevata del pensiero
Significato simbolico della Genesi
Il significato simbolico della dualità contenuto nei primi 5 versi della Genesi.
1 In principio Dio creò il cielo e la terra.
2 Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque.
3 Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
4 Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre
5 e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
- 1+2 Dio con un atto di volontà separa la materia e la divide tra materia palpabile e impalpabile (stato solido e gassoso). 2 Tra le due materie vi è una voragine che le tiene separate (stato liquido) della materia.
- 2 Lo spirito di Dio aleggiava sulle acque è una frase molto enigmatica, poiché si riferisce alle acque seminali, ovvero le acque che creano la vita contenitrice cioè dell’energia vitale quindi quella parte dell’etere che contiene la vita.
Dio è la vita in tutta la sue espressione ed è la vita a contenere lo spirito di Dio. - 3 Non sapendo cosa fossero le tenebre per comprenderle Dio crea il suo opposto quindi la luce, avendo creato la luce ne comprende la differenza attraverso l’esperienza dell’una e dell’altra.
- 4 “Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre” in questo verso è contenuta la legge della dualità pone un’azione la giudica e la separa come fece nella sua prima azione.
- 5 le parole e fu sera e fu mattina sono ripetute per tutti i giorni della creazione perché simbolicamente racchiudono la dualità di ogni azione il buono e il cattivo, il bene e il male, ma non solo, contiene anche la legge della ciclicità della morte e della rinascita.
L’uomo per prendere coscienza di sé deve obbligatoriamente passare per la dualità, ma con la saggezza la può trascende, unendo il mondo duale che ha creato da inconsapevole e comprendendo così i disegni di Dio.
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Aforisma dell’articolo
E’ facile intuire che in ogni cosa coesistono bene e male, ma sta all’uomo decidere quale parte cogliere.
(Marco Trevisan)
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