Il termina akasha è un termine sanscrito, il quale viene tradotto con il termine etere in occidente.
L’akasha dunque è quella sostanza cosmica invisibile agli organi di senso umani nella quale ogni cosa esistente è immersa.
Prima dalla formazione dei 4 elementi, fuoco, aria, acqua e terra, l’etere o akasha è l’elemento primo, ovvero la prima sostanza cosmica.
Durante i vari stati evolutivi del cosmo vi è la formazione dei 4 elementi nei quali l’etere prende sembianze diverse a seconda dell’elemento con il quale interagisce.
- fuoco – etere di calore – calore animico e calore esteriore
- aria – etere di luce – luce e aria
- acqua– etere sonoro o chimico – archetipi delle forme e liquido
- terra – etere vitale – vitalizza la materia e da forme solide separate
I 4 elementi fungono da dimensione vibratoria, nella quale agiscono in modo invisibile l’etere con tutti i suoi fenomeni spirituali, dei quali l’uomo percepisce nel mondo fisico solo l’effetto(akasha) e in modo visibile la relativa materia con le sue caratteristiche.
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Akasha e materia i registri akashici
La materia prende varia sembianze continuamente, cambiando gli stadi vibratori dell’etere (akasha), poiché nel corso del tempo viene distrutta e ricostituita in forme diverse mutando di continuo.
La materia muta in continuo ma è priva di memoria, risultando quindi adatta a fare esperienza, ma inadatta all’evoluzione, poiché non ricorda cosa è accaduto.
Infatti l’archeologia è scienza che studia l’evoluzione umana e i suoi comportamenti attraverso le tracce lasciate da essa nel mondo fisico, andando alla ricerca di ciò che è rimasto intatto e non trasformato dagli eventi che si sono susseguiti nel tempo.
Diversamente l’akasha (etere) ha proprietà di memoria, poiché è la sostanza nella quale agiscono le funzioni spirituali dell’uomo come il pensiero, il sentimento e la volontà.
Per questo motivo nell’akasha rimangono registrate tutte le azioni volitive, sensazioni, emozioni e pensieri umani.
Durante la vita dell’essere umano tutti i suoi ricordi vengono impressi nel suo corpo eterico o vitale, i quali attraverso le proprietà dell’io l’individuo può andare a rileggerli sotto forma di immagini o di concetti.
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Per comprendere tale processo, basta pensare all’incisione dei vecchi dischi in vinile, infatti quando vengono incisi rimangono lievemente solcati, così che al passaggio della puntina nel solco impresso è possibile leggere e riprodurre la musica registrata.
I registri akashici e la loro lettura
I registri akashici, sono la memoria impressa nell’etere di tutto le azioni svolte, ma non solo a livello umano ma anche a livello spirituale.
Ogni azioni, evento di natura spirituale con effetto materiale è registrato nei così detti registri akashici.
La lettura di tali registri può essere effettuata da rari individui con poteri di chiaroveggenza, questo perché l’uomo comune non ha un anima così forte con organi spirituali formati operanti in grado di portare la coscienza nei mondi spirituali.
Durante il giorno l’uomo possiede la coscienza di veglia e con essa può percepire la realtà fisica percepita dai sensi fisici.
Un chiaroveggente durante il giorno, oltre a percepire la realtà fisica percepisce anche la realtà spirituale immersa in quella fisica, percependo o intuendo fatti non ancora manifesti ma che possono manifestarsi nel futuro prossimo. Esso può percepire lo stato di salute di altre persone o intuire eventi che accadranno in un futuro prossimo ad esse.
Durante il sonno profondo l’essere umano comune possiede uno stato coscienza assopita simile a quello della piante. Ogni notte anima e spirito vanno nei mondi spirituali, mentre il corpo fisico si ripara e il corpo eterico si ricarica di energia.
L’uomo comune infatti non ricorda cosa accade durante il sonno profondo, a volte quando anima e spirito stanno rientrano nel corpo fisico dai mondi spirituali accede all’esperienza del sogno, nella quale l’anima pone lo sguardo sul corpo eterico dell’individuo dando vita al “bizzarro mondo dei sogni”, i quali vengono vissuti da esso con un io offuscato e dalla debole memoria.
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Il chiaroveggente invece ha la capacità di portare la propria coscienza durante il periodo di sonno profondo nelle dimensioni spirituali, avendo così accesso ai registri akashici.
In questa fase esso in base alle sue capacità iniziatiche riesce a leggere la memoria universale passata e futura, indirizzando lo sguardo della propria coscienza sull’akasha.
E’ importante ricordare che lo sguardo del chiaroveggente rivolta al passato è molto preciso, più preciso dell’archeologia come afferma Rudolf Steiner, ma che la lettura dei registri akashici come ogni lettura umana è soggetta anche all’errore.
Per quanto riguarda le letture profetiche quindi volte al futuro, va ricordato che esse non vanno mai interpretate come realtà oggettive razionali, come la mente reazionale dell’uomo comune vorrebbe. Ma proprio perché future tali profezie possono cambiare rotta.
Il destino karmico porta sempre l’uomo ad un incontro, ma che poi è il suo libero arbitrio a scegliere come compierlo.
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Chiaroveggenti moderni occidentali
Alcuni chiaroveggenti di inizio secolo furono Edgar Cayce, Gustavo Rol e Rudolf Steiner ma non solo.
Edgar Cayce nato nel 1877 nel Kentucky (Stati Uniti) era in grado di fare delle “lastre” guardando le persone che si rivolgevano a lui a causa di problemi fisici causati dalle malattie.
Durante il sonno che esso stesso si provocava con una pratica meditativa, era in grado di prescrivere la cura dell’ammalato purché una persona di sua fiducia trascrivesse le sue parole durante il sonno profetico.
Cayce durante la sua vita fece oltre 14.000 letture di tipo medico, storico e sociale, riguardanti anche il futuro della civiltà umana.
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Gustavo Rol (Torino 1903) come Cayce era in grado attraverso il proprio sguardo di fare della “lastre” in grado di monitorare la salute fisica delle persone che gli chiedevano consulto.
Più volte è stata richiesta la sua partecipazione durante alcuni interventi chirurgici nelle sale operatorie da medici come Mario Dogliotti.
Gustavo Rol attraverso le sue capacità di chiaroveggenza ha svolto molti esperimenti, ai quali assistevano vati testimoni, inducendoli così a riflettere sull’esistenza dello spirito intelligente umano e le sue prerogative.
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Rudolf Steiner nato in Croazia nel 1861, fu il fondatore dell’Antroposofia e fece più di 6000 conferenze in tutta Europa.
Steiner scrisse vari libri sulla Scienza dello Spirito (Antroposofia), ma ad essi vanno accostati molti altri testi (più di 300) che racchiudono i concetti da lui esposti durante le conferenze.
Applicò il metodo scientifico alla sua capacità di chiaroveggenza, descrivendo minuziosamente la gran parte dei processi spirituali ai quali l’uomo comune non sa dare risposta.
Nel suo libro Cronaca dall’Akasha, Steiner descrive l’evoluzione dell’essere umano nelle sue varie epoche evolutive.
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Estratto delle prime pagine del testo Cronaca dell’Akasha
di Rudolf Steiner
L’uomo apprende dalla storia comune solo una piccola parte degli avvenimenti vissuti dall’umanità in epoche primordiali, e i documenti storici gettano luce su alcuni millenni soltanto.
Anche ciò che c’insegnano l’archeologia, la paleontologia e la geologia, ha limiti assai ristretti; e a questa insufficienza si aggiunge l’incertezza di tutto ciò che è basato su testimonianze esteriori.
Osserviamo infatti come l’insieme di un avvenimento o la fisionomia di un popolo, anche non molto lontano da noi, restino alterati quando vengano ad illuminarli nuovi documenti storici.
Confrontiamo la descrizione che diversi storici ci danno del medesimo fatto e, ci accorgeremo di trovarci su un terreno assai malsicuro.
Tutto ciò che appartiene al mondo sensibile esteriore è sottoposto all’azione del tempo, e il tempo a sua volta distrugge ciò che nel tempo ha origine.
Ora, la storia esteriore non può che fondarsi appunto su quello che il tempo ha conservato; e chi, fermandosi ai documenti esteriori può affermare che in essi sia conservato appunto l’essenziale?
Tutto ciò che esiste nel tempo ha la sua origine nell’eterno.
L’eterno non è accessibile alla percezione dei sensi; pure davanti all’uomo si apre la via per arrivare a percepirlo.
L’uomo può sviluppare le forze latenti in lui in modo da poter riconoscere l’eterno.
Il libro L’Iniziazione mostra appunto in che modo ciò si possa conseguire, e anche qui dimostreremo come l’uomo, giunto a un grado di conoscenza relativamente alto, possa conoscere le origini eterne delle cose periture.
(I1 lettore abbia pazienza; le cose possono venire esposte solo a poco per volta).
Quando l’uomo ha allargato in tal modo la sua facoltà di conoscenza, non ha più bisogno di documenti esteriori per studiare il passato; allora può, per mezzo di una vista interiore, scorgere negli avvenimenti ciò che non è percepibile ai sensi, ciò che in essi vi è d’imperituro.
Dalla storia transitoria passa a quella eterna.
Certo, quest’ultima è scritta con lettere diverse dalle consuete.
La gnosi e la teosofia la chiamano cronaca dell’Akasha.
Il nostro linguaggio, fatto per denominare le cose del mondo sensibile, può darne solo una debolissima idea, poiché il nostro linguaggio è adeguato al mondo sensibile, e ogni cosa da esso designata acquista subito il carattere del mondo sensibile.
Quindi il non iniziato che, per mancanza di esperienza propria, è ancora inconscio della realtà di un mondo spirituale, riceve facilmente l’impressione che si tratti di fantasticherie o peggio.
Chi invece abbia acquistato la facoltà di percepire il mondo spirituale, riconosce gli avvenimenti passati nel loro carattere d’eternità; essi gli appaiono non come freddi documenti storici, ma come realtà vive; le vicende trascorse si svolgono in certo modo nuovamente davanti a lui.
Chi è in grado di leggere questa scrittura vivente può penetrare in un passato assai più remoto di quello che la storia comune descrive; e può anche, in virtù dell’immediata percezione spirituale, rendere con sicurezza assai maggiore i fatti narrati dalla storia.
Diremo però subito, a scanso di ogni possibile errore, che anche la percezione spirituale non è infallibile.
Anch’essa può sbagliare, può vedere le cose a rovescio o in modo impreciso.
Anche in questo campo nessun uomo, per quanto elevato sia, è al sicuro dall’errore.
Non – ci si meravigli dunque se diverse comunicazioni, pure di origine spirituale, non concordano sempre esattamente fra loro; ciò nonostante l’attendibilità dell’osservazione è qui sempre assai maggiore che nel mondo esteriore.
Si troverà sempre, nelle cose essenziali, una concordanza in ciò che i diversi iniziati possono raccontarci degli avvenimenti storici e preistorici.
Effettivamente, tale storia e preistoria viene narrata in tutte le scuole occulte, già da molti millenni, con una concordanza che non si può nemmeno lontanamente paragonare a quella che esiste generalmente fra gli storici comuni di un solo secolo.
Gli iniziati di ogni tempo e di ogni luogo descrivono, in sostanza, tutti le stesse cose.
…
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RARI INDIVIDUI? CHIAROVEGGENTI? SOGNI???
Ma sai cosa sono i registri akashici? Ti prego informati prima di scrivere un sito web. Ignoranza allo stato puro. Io non sono rara, né chiaroveggente, né sogno. Però leggo i registri akashici. Come togliere potere all’essere umano. Complimentoni!!!
Salve, lo schema e le analisi descritte ripercorrono la schematizzazione antoposofica di Rudolf Steiner. Se lei non è daccordo con l’antroposofia è libera di esserlo, ma etichettare uno scritto ignorante perché sminuisce le sue abilità non è una mia colpa.
Lei continui a leggere i registri akashici come afferma, io continuerò le mi ricerche ispirandomi all’antroposofia, se ciò la disturba non visiti questo sito.
Prima di congedarla, le ricordo che la vanagloria nei primi secoli dopo cristo era considerata un peccato capitale.
Cordialmente,
Marco.
Grazie Marco molto interessante e anche di grande spunto riflessivo.
Chi ha una forte consapevolezza ne trae il giusto messaggio personale, credo che chi invece aggredisce e di sente risentito vive di attaccamento e non di consapevolezza interiore.
Buon viaggio di esplorazione a tutti noi ☺️
A me è piaciuto molto l’articolo, molto interessante. Abbiamo un potenziale incredibile, è ora di svegliarsi!
La ringrazio per il suo commento.
Marco.
Tutto vero. Comunque è fuorviante cercare di comunicare con i registri, veniamo dalla conoscenza per vivere questa esperienza ,sarebbe come visitare un luna park ricco di tanti giochi sedersi su una panchina e chiedersi da dove e perchè sono venuto. Mentre sarebbe opportuno fare esperienza con i “giochi” offerti senza nessun tipo di attaccamento al fine di comprendere il vero senso della vita. Buon viaggio.
Salve e grazie per il suo commento, il registro akashiko serve alle gerarchie spirituali e all’essere umano dopo la sua morte, poiché è il seme spirituale dell’esperienza terrena che ha appena vissuto, il quale non solo serve a sé stesso per la futura reincarnazione, ma anche alle gerarchia per comprendere il loro effetto operante nel mondo della materia, ovvero in una dimensione che non possono abitare.
Cordialmente,
Marco.